ANALIZZIAMO LE EMOZIONI, COSA SUCCEDE QUANDO SI GIUDICA QUALCOSA O QUALCUNO?
Il giudizio è una sentenza. Giudicare qualcosa o qualcuno vuol dire dare una una visione della propria verità o visione interiore. Ma è reale?
Nella maggioranza dei casi il giudizio è creato da un’ incognita verso la quale si sente il dovere di dare una carica energetica di esperienza personale apparente, avendo così finalmente, la percezione ricercata, di benessere interiore.
Sminuire o enfatizzare sposta proprio l’attenzione e la carica energetica all’oggetto/soggetto del giudizio, ma quando questa frequenza è ricca di emozioni o sentimenti esclusivamente personali, si chiama giudizio, e non sempre corrisponde al valore obiettivo della circostanza.
Quando invece si tratta di un procedimento dimostrativo-deduttivo, di valutazione con Coscienza e Distacco emotivo, si chiama constatazione.
Il giudizio verso qualcosa o qualcuno a lungo andare porta a “svuotarci energeticamente” perchè sposta e distoglie la nostra attenzione verso la nostra vera Coscienza, rafforzando la visione della nostra mente, ma offuscando la nostra Anima.
Imparare che ciò che ci circonda o ciò che accade, mentre siamo impegnati a vivere la nostra vita, sta esattamente fluendo come l’esistenza ci sta mostrando, aiuta a constatare la realtà senza coinvolgimento emotivo ed emozionale, soprattutto verso qualcosa che apparentemente non fa parte della nostra abituale esperienza conosciuta, rendendoci meno vulnerabili e rafforzando la nostra personalità.
Giudicare porta ad essere giudicati, constatare consapevolmente porta ad avere una visione molto aperta della realtà che ci circonda aiutandoci ad elevare la nostra Coscienza.
Rendersi consapevoli di questo vuol dire uscire dal “gioco” del giudizio e fortificarsi emotivamente.