Lo sapevi che persino al ristorante potremmo essere influenzati, inconsapevolmente, nelle ordinazioni?
Lo sapevi che persino al ristorante potremmo essere influenzati nelle ordinazioni? La comunicazione va oltre a quello che desideri al momento in cui ti siedi a tavola, ma è un’insieme di circostanze che possono indurti a fare delle scelte senza che tu ne sia consapevole.
Sono stati fatti recenti studi sul comportamento degli ospiti di ristoranti nel momento in cui devono prendere la decisione di ordinare dal menu.
Per prima cosa si è notato che il menù con le fotografie influenzi la percezione alla scelta del 80% rispetto ad uno senza immagini fotografiche, ma se anche questo poteva essere intuibile, una serie di altre caratteristiche entrano in gioco, come ad esempio i rumori di sottofondo, i profumi, il quantitativo di gente. i colori del locale ma soprattutto il cameriere che prende le ordinazioni.
Indipendentemente da quanto bravo possa essere il cameriere, il suo aspetto fisico influenza la scelta di quello che vorremmo, passando da alimenti più o meno sani a desideri di ordinare bevande gassate o dolci a fine pasto.
Sì perchè si è scoperto che se il cameriere è sovrappeso, aumenta sensibilmente la possibilità che la voglia di zuccheri o carboidrati si faccia sentire maggiormente e la voglia di sgarrare a tavola con bevande o alimenti, sarà percepita in modo più palese.
Se invece il cameriere è in forma e ancora meglio se di bell’aspetto, la tendenza sarà quella di ordinare cibi meno grassi e più salutari con la sensazione di desiderare meno sgarri, e di preferire prodotti di qualità.
Lo stesso vale per la disponibilità ad essere più o meno emotivamente aperto con gli ospiti.
Strano vero?
..eppure due ricercatori americani dell’Università dell’ Illinois, hanno analizzato l’interazione tra camerieri e avventori di sessanta ristoranti americani prendendo nota dell’indice di massa corporea. I ricercatori hanno spiegato questo fenomeno con la “norma sociale” . In pratica per i clienti, il personale di un locale costituisce in un certo qual modo lo standard a cui rifarci o di cui fidarci.
Nell’ essere umano il desiderio inconscio di farsi parte di un gruppo sociale, supera quello di differenziarsi.
Per questo si tende a mangiare di più in compagnia che da soli e siamo influenzati da quello che scelgono i nostri commensali o i vicini di tavolo.
L’abito di un cameriere invece influenza l’atteggiamento che abbiamo nell’effettuare una ordinazione più sarà elegante dai modi cordiali e più ci faremo consigliare, meno formale invece sarà la tendenza a decidere con maggiore fermezza quanto desideriamo ordinare ed il nostro modo di interloquire sarà più orientato verso la soddisfazione personale che alla qualità del prodotto scelto.
In psicologia questa tendenza si definisce “effetto camaleonte”.
C’è un bellissimo film di Woody Allen, in cui egli esaspera le capacità della protagonista di assumere le sembianze di chi le sta attorno (“film Zelig del 1983“).
Ora che sapete questo, fateci caso e osservate il vostro comportamento e quello dei vostri conoscenti. 🙂
Libri consigliati:
Il Linguaggio segreto del Cibo – Sperling & Kupfer Editore