LA MUSICA PER MIGLIORARE LAVORO E PRODUTTIVITÀ
Ormai è risaputo che ascoltare musica stimola il nostro cervello, tant’è che molte delle persone che lavorano in settori creativi non possono farne a meno a causa della sua capacità di stimolare la creatività.
La musica ha un potere enorme, anzi ha moltissimi poteri, sappiamo infatti che è capace di cambiare il nostro stato emotivo e di conseguenza, anche il modo in cui affrontiamo le cose di tutti i giorni.
Ma vediamo cosa succede se proviamo ad inserire la musica negli ambienti lavorativi.
Una ricerca del Mindlab International, una società inglese specializzata in neuromarketing, ha dimostrato che ascoltare musica sul posto di lavoro abbia effetti positivi nello svolgimento delle attività: procurando l’incremento della produttività, del grado di attenzione, della creatività, aiutando a diminuire lo stress e creando un benessere generale.
I benefici e i vantaggi non riguardano solo il mondo del lavoro ma anche il mondo scolastico e universitario; dove è stato dimostrato che, associando una musica adatta a seconda della materia da studiare, tale compito risultava più facile agli allievi, che così facendo, riuscivano a concentrarsi di più e a memorizzare meglio.
Tutto questo, secondo gli studiosi, potrebbe essere dovuto ad un aumento dell’elasticità mentale causato dalla stimolazione neuronale provocata dalle vibrazioni musicali, che a loro volta producono un aumento della creatività; permettendoci così di trovare soluzioni nuove a molti problemi diversi, soluzioni e idee alle quali, secondo i ricercatori, non saremmo mai arrivati lavorando in silenzio.
Come nello studio, anche nel mondo del lavoro i diversi tipi di musica andrebbero associati a seconda delle mansioni da svolgere.
La musica classica o elettronica per esempio è adatta per le mansioni di tipo matematico e analitico, il genere pop invece per le mansioni di inserimento dati, le musiche allegre e positive invece, ci renderebbero più produttivi dal punto di vista della creatività e del problem solving. Ma la cosa migliore sarebbe scoprire da soli quali sono i generi che ci ispirano di più, a seconda del lavoro che dobbiamo svolgere o della materia che dobbiamo studiare.
A questo punto viene da chiedersi: se la musica è in grado di aumentare la nostra creatività, di cambiare il nostro stato emotivo e, come ci ha insegnato Masaru Emoto, è persino in grado di cambiare la struttura dell’acqua; quante cose cambiano nel nostro corpo e nella nostra mente a livello chimico e strutturale quando la ascoltiamo?
Come incidono le vibrazioni musicali suoi nostri neuroni?…
Di sicuro sappiamo che la musica incoraggia le persone a muoversi e induce stati d’animo positivi, facendo volare produttività, fantasia e ingegno.