COME RISOLVERE I PROBLEMI FANTASTICANDO
Nei momenti in cui fantastichiamo, quando non stiamo pensando a nulla di particolare, siamo più aperti alle intuizioni dell’inconscio.
Ecco perché le fantasticherie sono tanto utili nella ricerca della creatività.
Il fatto che una prima immersione nel problema seguita da un periodo di incubazione sia un’utile strategia, è confermato dall’esperienza di Paul MacCready, un inventore che ha affrontato sfide creative come l’invenzione di un aeroplano a propulsione umana. “Devi immergerti nel problema e per cominciare, in una certa misura hai bisogno di una buona preparazione tecnica” afferma MacCReady. “Poi, se la cosa cattura il tuo interesse, cominci a pensarci alle ore più strane.
Può darsi che tu non riesca a trovare subito una soluzione, e allora lasci perdere il problema per un po’, ma poi all’improvviso, magari mentre ti stai facendo la barba, ti viene una buona Idea.”
Gli studi ce lo confermano: Fantasticare aiuta a risolvere i problemi
Quando la mente «vaga», si attivano le aree più importanti per l’attività cerebrale
Secondo uno studio canadese, fantasticare e sognare ad occhi aperti aiuta il cervello ad analizzare questioni complesse.
Il cervello, rilassandosi, ha il tempo di analizzare e risolvere problemi anche complessi. Anche se non ne siamo consapevoli, la mente impegnata in fantasticherie non è «addormentata», ma in piena attività.
Sostiene questa ipotesi uno studio diretto da Kalina Christoff, ricercatrice della University of British Columbia, in Canada. Secondo questa nuova ricerca sognare ad occhi aperti e lasciar vagare la mente, attiva aree del cervello come la corteccia prefrontale, importanti per la risoluzione di problemi complessi.
Tratto da: Lo spirito creativo di Daniel Goleman, Michael Ray, Paul Kauffman