11 NOVEMBRE L’ESTATE DI SAN MARTINO E IL SUO SIGNIFICATO SIMBOLICO 11.11
Il numero 11 è considerato un numero maestro in numerologia e contiene una vibrazione altamente creativa. L’11.11 consiste nell’allinearsi con la propria autentica essenza, in modo da poter percorrere un sentiero più alto, un viaggio alla scoperta di sé… ovvero, il viaggio più importante della nostra esistenza.
PERCHÉ L’11 NOVEMBRE È CHIAMATO ANCHE IL GIORNO DELL’ESTATE DI SAN MARTINO?
Qui ci ricolleghiamo al simbolo del viaggio e delle azioni che si intraprendono durante il suo percorso.
Una bella leggenda legata alla vita di San Martino narra che, in un giorno d’autunno, l’11 novembre probabilmente, mentre usciva a cavallo da una delle porte della città francese di Amiens, dove viveva, vide un povero, mezzo nudo e tremante per il freddo. Il Santo si impietosì, con la sua spada tagliò il suo bel mantello di lana e ne diede la metà al povero. Immediatamente il sole si mise a scaldare come in estate. Per questo motivo, si chiama l’estate di San Martino quel periodo agli inizi di novembre in cui spesso accade che la temperatura si faccia più mite”.
La tradizione vuole che, proprio in virtù di questa condizione climatica che regalerebbe inattesi momenti di sole, le famiglie contadine sfruttassero l’occasione per traslocare le aziende a termine della stagione agricola, secondo le regole della mezzadria.
Questa usanza si è consolidata, a tal punto che nel lessico dialettale di provincia, il trasloco viene detto “san martino”.
TRASLOCARE, VIAGGIARE, CAMBIARE, MUOVERSI, EVOLVERSI
San Martino – che nella sua erranza s’imbatté nel povero mezzo nudo e tremante di freddo – è celebrato come il protettore dei pellegrini, dei viandanti.
Chiunque abbia intrapreso un percorso di crescita spirituale può sentirsi altamente protetto – o semplicemente in risonanza – da questo santo nel giorno della sua celebrazione. Un giorno, anch’esso molto significativo.
In Numerologia l’11 è, insieme al 22 e al 33, un Numero Maestro.
Rappresenta la visione che oltrepassa i limiti: vedere oltre, vedere oltre le apparenze, la realtà molto spesso non è come sembra e va ricercata, appunto, in un viaggio di ricerca della conoscenza come fece Diogene. Nel “vedere oltre”, andare oltre: è implicito sempre uno spostamento, un andare verso (o al di là), uscire dalla propria zona di sicurezza. Un viaggio, così come la vita comprende sempre anche dei rischi, ma la crescita spirituale passa anche e soprattutto attraverso di essi.
11.11 SUPERARE LE PROVE, ANCHE ATTRAVERSO PAURA E SOFFERENZA È CIÒ CHE CI CAMBIA, è il forno alchemico che “SOLVE ET COAGULA” attraverso il quale dobbiamo passare per elevarci, sia come Persone che come Anime.
Ed ecco che torniamo al senso dell’erranza di San Martino.
Il viandante è colui che va – spesso e volentieri senza calcolare troppo i dettagli del viaggio – per lasciarsi insegnare, ispirare e guidare dal tragitto più che dalla meta finale, lasciando spazio all’imprevisto e all’imprevedibile.
QUALSIASI SENTIERO S’INTRAPRENDA, L’UNICA CONNESSIONE DA MANTENERE SEMPRE VIVA, È QUELLA CON IL CUORE.
La compassione di San Martino che con la sua spada taglia parte del suo mantello per donarlo al povero bisognoso, non può che essere la via maestra.
Un gesto talmente in sintonia con l’Anima del mondo da essere “premiato” con lo splendore e il calore di un sole inaspettato, fuori dall’ordinario. Quel raggio di sole rappresenta il segno tangibile dell’illuminazione (letteralmente: azione di luce, portare luce) di chi ha saputo andare oltre le apparenze donandosi con amore, ricordando a noi stessi e agli altri che siamo parte di un unico universo, quell’universo che risponde sempre all’amore con l’amore; non c’è vibrazione più potente di questa.
FORZA… COSÌ VIENE RAPPRESENTATO IL NUMERO 11 NELLA SIMBOLOGIA ARCANA DEI TAROCCHI
Negli antichi Tarocchi di Marsiglia questo Arcano simboleggia due tipi di Forza: quella bruta rappresentata dal Leone, e quella spirituale, simboleggiata dalla fanciulla. La forza bruta (forza apparente) viene sconfitta dalla vera forza che è rappresentata dalla potenza interiore: perseveranza, calma, fermezza e gentilezza; tutte rappresentate dalla fanciulla che, senza sforzo, riesce a domare il leone. L’undicesima carta di questa tipologia di tarocchi richiama quindi ad un uso della propria intelligenza per risolvere le situazioni, evitando di ricorrere a misure drastiche, scontri, soluzioni affrettate o violenza. La carta della forza indica anche il successo nel risolvere i problemi
grazie alla propria energia interiore, astuzia e coraggio. CORAGGIO: DAL LATINO COR HABEO = AVERE CUORE
Questa carta prova come la forza spirituale riesca a domare quella materiale, dimostrando così di essere la più potente. La carta della Forza ci insegna a dominare la nostra natura ‘animalesca’ attraverso l’autocontrollo, la pazienza e la dolcezza. Questa non è una forza aggressiva, che attacca ciò che si trova al di fuori, ma rappresenta la forza d’animo che permette ad una persona di domare i propri demoni interiori.
In alcuni casi, il numero 11 successivamente verrà attribuito erroneamente anche all’arcano della giustizia: una donna dallo sguardo severo siede su un trono di pietra, compreso fra due colonne anch’esse di pietra. Nella mano destra regge una spada con la punta verso l’alto; nella sinistra tiene una bilancia. Questo Arcano ci ricorda che l’individuo in pace con la propria coscienza può trovare conforto nella bilancia; quello che ha commesso azioni malvagie invece dovrà temere la lama affilata della spada. Parole associate A QUESTA CARTA: Autocontrollo, Energia, Forza d’animo, Leadership, equità, rettitudine e Coraggio
IL SACRIFICIO (SACRUM FACERE, FARE ATTI SACRI) IN NOME DELL’AMORE.
Il numero 11 può essere associato anche al senso di responsabilità per se stessi e per gli altri, superando le prove durante il nostro cammino nel mondo; prove che sono sempre dietro l’angolo, come segnali per accrescere le nostre potenzialità a favore di un’apertura sempre maggiore verso la nostra vera essenza.