DOPAMINA: IL NEUROTRASMETTITORE DELLA MOTIVAZIONE
La dopamina è un neurotrasmettitore prodotto dal cervello e in minima parte dalle ghiandole surrenali.
È conosciuta come l’ormone dell’euforia, in quanto la sua presenza è legata alla sfera del piacere e al meccanismo della ricompensa.
Tutto ciò che ci dà piacere e appagamento, come il cibo, il sesso, la musica, o quando siamo innamorati e ci troviamo avvolti da queste sensazioni magnifiche, di completezza, calma e felicità in cui le emozioni sono sempre a fior di pelle.
Tutto questo causa una dipendenza positiva in cui l’amore tende ad accendere le stesse strutture neuronali che si attiverebbero prendendo un oppiaceo, a cui anche la dopamina è associata.
Si tratta di un tassello indispensabile che aumenta ogni giorno la motivazione, ma attenzione, conferisce la stessa perseveranza sia che l’obiettivo sia positivo che negativo.
La doppia faccia della dopamina
Normalmente esiste una convinzione molto diffusa che la dopamina regoli esclusivamente il piacere e la ricompensa, e che questa venga sprigionata quando si raggiunge un obiettivo desiderato.
In realtà non è così: questo neurotrasmettitore agisce in precedenza, è ciò che spinge in cerca dell’obiettivo, di quel partner, di quel lavoro, di quella specifica ricompensa.
Gli scienziati stanno facendo anche ricerche sul perché la dopamina spinga anche a cercare cose che a volte sono negative, come ad esempio l’assunzione di droghe.
C’è di più: la dopamina viene liberata anche in situazioni di stress. Siete esausti e nonostante ciò continuate ad andare a lavorare, a prendervi cura di quel familiare malato, a essere immersi in quel ciclo in cui, sebbene soffriate, siete spinti da questa forza interiore alla ricerca di “qualcosa”, motivati ad agire in una direzione o nell’altra.
Dopamina e depressione
Arrivati a questo punto di sicuro avrete percepito una cosa: ci sono persone molto più motivate di altre, persone che sono più perseveranti nel cercare di raggiungere i loro obiettivi rispetto a quelle più pazienti.
Per questo scienziati e neurobiologi hanno affrontato tale questione per sapere, ad esempio, quali parametri fanno sì che le persone siano motivate in determinati aspetti della loro vita, come l’istruzione, il lavoro o la salute, al fine di far fronte a patologie come la depressione o la mancanza di energia.
Condizioni come la depressione portano a una sensazione di apatia in cui ogni sforzo è quasi impossibile e ogni speranza di progettare qualcosa è addirittura dolorosa; gli indici di dopamina sono minimi e manca la motivazione.
Dall’altro lato è curioso dirvi per esempio che esistono persone che a livello neurologico hanno un eccesso di neurotrasmettitori, che sono abituate a cercare emozioni di continuo, che hanno una perseveranza quasi compulsiva che a volte è associata a determinate dipendenze.
La dopamina è dunque uno strano elisir, è un’arma a doppio taglio essenziale per mantenersi vivi, dato che essere motivati ogni giorno è una parte fondamentale dell’essere umano, ma bisogna sempre avere un equilibrio di questo neurotrasmettitore: un eccesso vi farebbe sempre essere in cerca di emozioni senza paura delle conseguenze, mentre un deficit di dopamina potrebbe rinchiudervi nella temuta depressione.
Riferimenti:
greenme.it
lamenteemeravigliosa.it