GELOSIA: COS’È E COME AFFRONTARLA
La gelosia è quel sentimento di attaccamento possessivo, ed esclusivo rivolto ad una persona, che si risveglia ogni volta che questa si allontana da noi per andare verso qualcun altro.
La gelosia sopraggiunge non solo nell’ambito della relazione amorosa, ma può esistere anche in altre relazioni: familiari, d’amicizia etc.
“Nella gelosia c’è più amor proprio che amore” scriveva La Rochefoucauld. Infatti, anche se la giustificazione di chi è morbosamente geloso è spesso: “reagisco così perché tengo a te, perché ti amo troppo”, le cause della sua gelosia sono da ricercare più nelle sue ferite ed insicurezze che non nel comportamento della persona che dice di amare.
Lise Bourbeau, nel suo libro “Le 5 ferite e come guarirle” parla proprio della gelosia ossessiva come un risultato possibile che consegue una profonda ferita da abbandono o da rifiuto. La mancanza di stima di sé è dunque una delle chiavi della gelosia: non sentendosi sicuro di sé il geloso sostituisce la fiducia con la sorveglianza.
Non riesce a dirsi: “le mie qualità sono sufficienti a trattenere l’altra persona o a farla tornare da me”.
Il partner diventa così l’ancora di salvezza per coprire ed occultare questi sentimenti di insicurezza interiori.
C’è una gelosia sana e una gelosia patologica. Il confine è sottile ma in generale si può dire che la gelosia sana è quella che è rivolta a preservare il rapporto.
La gelosia patologica è la paura eccessiva ed immotivata di perdere il partner o l’affetto di un’altra figura ai quali si è legati, come un figlio, un’amico/a ecc.
È quella che ti fa sentire sentimenti dolorosi, anche in situazioni di (normali) interazioni del proprio partner con gli altri.
La radice di tutto ciò va ricercata sia nelle ferite emotive sopra citate ma anche in una insicurezza interiore che può essere più o meno grave a seconda della gravità della gelosia patologica che si manifesta.
Degli ottimi rimedi per risolvere questa condizione interiore e quindi il lavoro su di sé. Costante e amorevole lavoro su di sé. L’accettazione del proprio Io; iniziare delle terapie per curare o comunque migliorare gli effetti dannosi che le ferite emotive di abbandono o di rifiuto hanno sul nostro inconscio e quindi sui nostri atteggiamenti.
Molto utile ai fini dell’equilibrio emotivo è anche coltivare le proprie passioni o riempire la nostra vita dedicandoci ad un hobby interessante.
Un altro aspetto del lavoro su di sé molto importante che sicuramente è legato all’aspetto emotivo e psicologico è quello dell’iniziare ad amare il proprio corpo prendendosene cura ad esempio con una giusta alimentazione, delle sane abitudini di vita, sport e cura della propria persona.
Sentirci più attraenti allevierà in maniera notevole la nostra insicurezza, aumentando la nostra fiducia in noi stessi e di conseguenza facendo sparire molte di quelle paure insensate di perdere le persone che amiamo.
Sentirsi in un costante percorso di crescita interiore ed esteriore ci permette di sentirci delle persone migliori, di conseguenza più tranquille e sorridenti questo nuovo mood attrarrà le persone verso di noi, a cominciare dal nostro partner che tanto amiamo.
Gelosia morbosa: gli effetti negativi nelle relazioni:
La gelosia eccessiva crea una pressione negativa e un clima di tensione nella relazione, a lungo andare insostenibile. Il partner della persona eccessivamente gelosa si sente forzato e privato della sua libertà (fisica e/o emotiva). Questo spesso spinge a porre fine alla relazione.
Gelosia: il retaggio di un bisogno vitale
L’amore degli altri è un elemento vitale per ciascuno di noi, questo è innegabile ed è anche dimostrato scientificamente. Noi dipendiamo dall’amore degli altri. La gelosia infatti è un retaggio del bisogno iniziale di amore totale che avevamo alla nascita; senza l’amore esclusivo di nostra madre saremmo morti.
Una volta divenuti adulti però, anche se la nostra sopravvivenza non è più in gioco, tendiamo ugualmente a soffrire per ogni allontanamento affettivo da parte delle persone che riteniamo importanti.
La profezia autoavverante.
Uno degli effetti collaterali peggiori, è che, volendo controllare, “possedere” e domare l’amore altrui… lo si uccide: chi è geloso finisce per non essere più amato ma soltanto temuto, e per questo lasciato. Ed ecco che la profezia si avvera: la mia gelosia eccessiva data dalla mia paura di essere abbandonato, non fa altro che creare situazioni che inevitabilmente realizzano esattamente il mio più grande timore, ovvero quello dell’abbandono.
Imparare la tolleranza.
In realtà, tutti noi, e così anche il nostro coniuge, ha il diritto di avere un rapporto di complicità anche con altre persone, i nostri figli hanno il diritto di lasciarci, i nostri amici hanno il diritto di avere altri amici.
Dopo il desiderio di essere amati, e dopo quello di essere i preferiti, subentrerà, se non facciamo attenzione, il desiderio di essere i soli e gli unici oggetti d’amore delle persone che amiamo, la principessa indiscussa , colei o colui che siede su di un trono inspodestabile… lo sappiamo, sarebbe bello e rassicurante, ma i rapporti, la vita, non funzionano affatto così, e dobbiamo farcene una sacrosanta ragione se non vogliamo innescare profonde sofferenze, per noi e per gli altri.