PRESENZA EMOTIVA, FOCUS E MULTITASKING
Siamo nell’era del multitasking, ma in realtà questo termine indica qualcosa che nella pratica non è attuabile per noi esseri umani, infatti anziché dire multitasking si dovrebbe dire “fast task switching”.
Anche se, dire: “sono multitasking” sembra essere diventato un vanto, quello che ci dimentichiamo è che, in realtà, noi non siamo dei telefonini e nemmeno dei computer, il nostro cervello infatti e fatto e programmato per eseguire una cosa alla volta, o meglio, per essere concentrato su un compito alla volta.
Va da sé che per mantenerci focalizzati non possiamo distrarci dedicandoci a mille compiti diversi contemporaneamente.
Se facciamo una cosa pensando che sia l’unico compito al quale ci dobbiamo dedicare la faremo al meglio e avremo un rapporto ottimale e più rilassato, improntato sulla fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità. Troppo spesso sottovalutiamo i risultati che un cervello al massimo della sua concentrazione può realizzare.
Infatti, anche nei momenti più frenetici, siamo in grado di fare soltanto una cosa alla volta, nonostante abbiamo stressato noi stessi e le persone che lavorano con noi pensando a dieci cose tutte insieme; quando parliamo con una persona riusciamo soltanto a pensare che dovremmo farlo con altre 6 e alla fine tutti risentono della tensione e della mancanza di attenzione che si traduce in assoluta mancanza di Partecipazione Emotiva.
Impariamo dunque per il bene del nostro cervello e del nostro equilibrio emotivo ad essere presenti nel qui e ora, e nel concentrarci su una cosa alla volta dando il massimo del nostro focus.
È ormai confermato dai neuroscienziati infatti che il multitasking è qualcosa che danneggia il cervello, produce stress e adrenalina eccessivi e dannosi per il nostro organismo. Al contrario, è stato dimostrato che concentrarci su una cosa alla volta evitando ogni tipo di distrazione sia un esercizio benefico e assai potenziante per quanto riguarda le nostre capacità cerebrali.
La nostra mente è “progettata” per elaborare un pensiero alla volta; uno e soltanto uno.
Ignorare questa semplice verità conduce alla sensazione di essere sommersi e schiacciati dalle incombenze del lavoro e della vita, facendoci sentire eternamente inadeguati ad affrontarle.
La maggior fonte di stress sul posto di lavoro è costituita dal tentativo della mente di elaborare pensieri diversi e di affrontare svariati compiti, scenari futuri, preoccupazioni e inquietudini nello stesso momento.
Nessuna mente, neanche quella dei più grandi geni è in grado di elaborare più di una cosa alla volta che richieda una certa concentrazione; quindi impariamo a fare una lista dei compiti da svolgere, scegliamone una e occupiamocene come se fosse l’unica.